Silvia Velo
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PIOMBINO E ISOLA D'ELBA, SULLA PORTUALITÀ PROMOSSI DALLA CORTE DEI CONTI
Il lavoro fatto in questi anni sui porti di Piombino e dell'Isola d'Elba ha portato a dei buoni risultati per lo sviluppo del territorio e la gestione economica di tali attività è stata virtuosa. A dirlo questa volta non siamo noi politici ma la Corte dei Conti. La magistratura contabile ha appena depositato alla presidenza della Camera e a quella del Senato una relazione sulla gestione dell'Autorità portuale di Piombino dal 2012 al 2015. Prima dunque della fusione con l'Authority di Livorno. Un documento in cui la Corte dei conti evidenzia che "i dati contabili, pur risentendo ancora della crisi che ha inciso globalmente sulle molteplici attività dell’ente, mostrano un miglioramento dovuto in larga misura agli interventi straordinari approntanti dal Governo", facendo riferimento alle "Disposizioni urgenti per il rilancio dell’area industriale di Piombino” del 2013 e alla nomina di un Commissario straordinario il cui incarico è finalizzato alla cura e alla realizzazione delle opere di grande infrastrutturazione previste dal nuovo Piano regolatore portuale. Nel mio programma elettorale ho specificato, tra le altre cose, di volermi impegnare a sostenere il sistema portuale di Livorno e Piombino, recuperando le risorse necessarie a completare gli investimenti previsti nei rispettivi Piani regolatori portuali. E l'analisi fatta dalla Corte dei conti è per me la conferma che questa è la strada giusta. Nella relazione viene poi sottolineato che “ha contribuito alla ripresa economico finanziaria la messa in atto, da parte dell’Autorità portuale, di una più attenta gestione, realizzata sia attraverso un uso più accorto delle risorse a disposizione, sia attraverso un incremento programmato dei margini di efficacia operativa e di economicità, sia, infine, sfruttando al meglio la collocazione geografica e la sua consolidata vocazione funzionale”. La Corte dei Conti ricorda infine l’importanza dell’accordo quadro di programma siglato nel 2013, relativo agli “interventi di infrastrutturazione, riqualificazione ambientale e reindustrializzazione del porto di Piombino”, dell’accordo del 2014 sugli interventi per la “riqualificazione e riconversione del polo industriale di Piombino”, la presentazione al Consiglio superiore dei lavori pubblici dell’ipotesi di adeguamento tecnico funzionale del porto di Rio Marina e l’adeguamento tecnico al piano regolatore portuale di Portoferraio, per cui manca però ancora il progetto di adeguamento tecnico funzionale. L’Autorità portuale di Piombino è stata fusa con quella di Livorno e la dote che ha portato è di tutto rispetto. Il solo risultato economico, nel 2015, è stato infatti di 8,6 milioni di euro e il patrimonio netto è cresciuto, passando dai 27,5 milioni del 2012 ai 46,8 milioni del 2015. Molto sicuramente c’è ancora da fare. La certificazione del buon lavoro svolto è uno sprone in più ad andare avanti.
Tramite Facebook 22/02/2018 11:05:52