Silvia Velo
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SECCHE DELLA MELORIA: BASTA UNA TARIFFA SIMBOLICA
In questi giorni mi sto occupando dell'area marina protetta delle Secche della Meloria e delle polemiche che stanno emergendo tra chi fruisce di quella zona e il Parco di San Rossore, l'ente che la gestisce. Ho appena tenuto un'apposita riunione con la competente Direzione del Ministero dell’Ambiente e nei prossimi giorni incontrerò sia il consorzio dei diportisti che i vertici del Parco, che sta lavorando a un disciplinare di accesso all’area marina protetta, come è previsto dalla normativa vigente. È mia intenzione garantire un processo partecipato, che consenta tanto la tutela e il controllo nella fruizione delle Secche della Meloria quanto la garanzia per la gente di Livorno, Pisa e Collesalvetti di poter continuare ad accedere con serenità al loro mare. In merito poi all’onerosità di tale accesso, mi preme precisare, rispetto a quanto affermato dal presidente del Parco di San Rossore, che una tariffa è sì prevista dalla norma nazionale, ma non vi è alcun obbligo circa l’entità della stessa. Voglio quindi lavorare a un disciplinare che preveda una
cifra congrua e simbolica al tempo stesso. Tale vicenda sarà comunque
per me l'occasione di instaurare con l'ente gestore un rapporto di
collaborazione, affinché l'ente stesso possa migliorare la sua
capacità di accesso ai fondi pubblici messi a disposizione dal
ministero dell'Ambiente, dei quali sinora lo stesso ente non mi sembra
essere riuscito a fruire in modo significativo.
Approfondirò dunque tutti questi aspetti relativi al futuro dell'area
marina protetta, affinché sia fatta vera chiarezza sul futuro delle
Secche della Meloria e possa essere fornito un quadro il più possibile
puntuale ai principali frequentatori di quel tratto di mare, i pisani
e i livornesi.
Tramite Facebook 25/01/2018 14:31:05