Silvia Velo
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UNA CABINA DI REGIA NAZIONALE SULL’AMBIENTE APERTA AL MONDO DELL’INFORMAZIONE
Ringrazio Gian Antonio Stella per aver posto la questione di quanto il tema ambiente sia presente in questa campagna elettorale, mostrando sensibilità e lucidità di vedute, e lancio subito una proposta: realizzare, una volta insediato il nuovo Parlamento, una cabina di regia permanente sull'ambiente, in grado di dare risposte concrete e di prendere impegni e al tempo stesso di suscitare un vasto consenso nell’opinione pubblica. L’ambiente è un tema da sempre al centro delle politiche del Pd, ma da tempo condivido che se ne sia parlato troppo poco. Occorre fare molto di più e meglio. Nell’esperienza che ho fatto al Governo nella legislatura appena conclusa mi sono del resto sempre più convinta che il futuro del nostro Paese è solo nella green economy. Propongo dunque una cabina di regia che comprenda anche giornalisti di tutte le testate sensibili al tema ed esperti di social network, ormai determinanti nella formazione dell’opinione pubblica, associazioni, movimenti, imprese e rappresentanti delle comunità locali. Occorre che le decisioni che si assumeranno siano non solo le più partecipate, ma che vengano veicolate al meglio. L’assenza di dibattito porta a far mancare la percezione degli stessi risultati raggiunti, infatti nonostante l’importante lavoro degli ultimi Governi sul piano ambientale non tutto è diventato patrimonio dell’opinione pubblica. Ricordo ad esempio le norme sugli ecoreati, la messa al bando delle microplastiche nei cosmetici, l’istituzione dell’unità di missione contro il dissesto idrogeologico, la Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile e la Strategia energetica nazionale. Molte sicuramente però sono ancora le cose da fare. Ritengo in particolare che si debba investire sull’economia circolare, ponendo fine al fallimentare modello di sviluppo fatto di estrazione della materia, uso e produzione di rifiuto, spingendo sul riuso della materia, sistema determinante anche per portare avanti con più efficacia la lotta ai cambiamenti climatici. Occorre poi investire in maniera seria sulla mobilità sostenibile, arrivando a proibire entro il 2030 l’immatricolazione di auto diesel e benzina e nello stesso tempo incentivando le necessarie politiche sull’abbandono dell’auto. Considero urgente la ripresa del dibattito e l’approvazione della nuova legge sui parchi e di quella sul consumo di suolo zero, occasioni mancate nella legislatura appena conclusa, ma determinanti per salvaguardare il nostro Paese dalle diverse forme di speculazione e metterlo in sicurezza sul delicatissimo fronte idrogeologico. E soprattutto ritengo centrale l’avvio di una nuova fiscalità ambientale, spostando la tassazione da impresa e lavoro a chi inquina e premiando chi adotta comportamenti virtuosi. Occorre dare stabilità di lungo periodo al sistema di incentivi sull’energia rinnovabile, offrendo così al mercato un orizzonte di certezze. Per ottenere un cambio di passo è necessario un luogo in cui politica, società e mondo della comunicazione si confrontino e si attivino. E proprio questo auspico che venga realizzato una volta ripresa l’attività parlamentare.
Tramite Facebook 15/02/2018 17:43:51