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#Elezioni2018: la diretta social del voto
In diretta il racconto della campagna elettorale e del voto con i social
PD - Provincia di Grosseto
Quella del Partito Democratico è una sconfitta chiara e netta. E questo è un dato inconfutabile al quale è fondamentale approcciarsi con onestà intellettuale, buon senso e, soprattutto, in maniera rapida e costruttiva. Il centro sinistra in questo momento non parla più la lingua del nostro Paese. I numeri raccontano la storia di un’Italia che cerca risposte che la sinistra non è stata in grado di fornire nel modo corretto. Attenzione, però: non rivendicare quanto di buono in questi anni di governo è stato fatto dal Partito Democratico sarebbe un errore. Certo, si sarebbe potuto fare meglio e di più. Ma il focus del ragionamento è di altro ordine e riguarda esclusivamente l’approccio politico di un partito che oggi deve essere capace di individuare nuove parole, un nuovo paradigma per tornare a parlare ai cittadini. Siamo al di sotto della soglia del 20% e, anche se nella nostra zona i dati sono lievemente migliori seppure negativi nel loro complesso, dobbiamo guardare a viso aperto la sconfitta che ci vede tutti protagonisti e che ci deve portare ad una profonda analisi sulla proposta politica da mettere in campo nei prossimi anni. Dobbiamo ascoltare e comprendere i problemi e le esigenze del Paese e dobbiamo fornire risposte. Il Partito Democratico è nato per essere forza di governo e in questa difficile curva della storia deve dimostrarsi all’altezza del proprio ruolo con responsabilità. Non inquadrare il risultato delle elezioni in contesto più ampio, europeo, però, significherebbe compiere un errore importante. La deriva a favore dei populismi e della destra è un fenomeno con cui tutta l’Europa sta facendo i conti. E oltreoceano le cose non vanno meglio. Ad accomunare gli elettorati c’è il tema della paura che alimenta gran parte della politica contemporanea. Ciò, tuttavia, non deve essere un alibi quanto, piuttosto, uno spunto di riflessione dal quale partire per dare forma ad un ragionamento maturo e consapevole. Le politiche della paura e quelle dell’approssimazione hanno avuto la meglio e la responsabilità non può che essere rintracciata nell’operato del centro sinistra che non è stato in grado di rappresentare le istanze degli elettori. Nessun tiro al bersaglio, dunque. Adesso, è il momento di ricostruire dalla base e per farlo servono tutte le forze in campo, riconoscendo gli errori e individuando una rotta da seguire condivisa e aderente alla realtà sociale. Questo, da oggi, è il nostro unico compito. Il ringraziamento deve andare di diritto a tutti i militanti che, come sempre, si sono spesi senza riserve. Un grazie particolare anche ai nostri candidati che in queste settimane hanno dato il massimo e che hanno avuto il compito di accompagnare il partito in un momento difficile con competenza impegno e serietà.
Tramite Facebook 05/03/2018 20:05:28Codice di incorporamento
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